TRACCE: GLI SPETTACOLI
TRACCE
GLI SPETTACOLI
Un cartellone composto da quattro spettacoli, da gennaio ad aprile, che andranno in scena fra gli spazi del Progetto Arcobaleno e il Teatro di Cestello con l’obiettivo di offrire al pubblico spunti di riflessione su tematiche collegate al valore della persona e della dignità umana.
EFFETTO PAPAGENO
25 GENNAIO / 20.45 | Progetto Arcobaleno
In Effetto Papageno una donna convive con il male oscuro della depressione; il suo vissuto, la sua storia viaggia in parallelo con la storia italiana dalla fine degli anni ’60 agli anni zero del nuovo millennio e attraverso le sue parole, attraverso alcuni dei protagonisti della sua vita, ricostruiamo il punto di vista di chi deve, suo malgrado, misurarsi con un malessere invisibile ma dirompente. Di questo malessere fare coming out è ancora un grande tabù della nostra società, ma è proprio da qui che è fondamentale iniziare: condividere la sofferenza.
Condividere per accorgersi che non si è soli in questa lunga, interminabile battaglia; condividere per fare di questo male l’occasione per affrontare i nodi, per ritrovare in sé stessi un amico e non un nemico, per ritrovare la sintonia con il nostro corpo e quindi con gli altri, perché il conforto degli altri è la struttura portante del percorso di miglioramento e di convivenza con la malattia. L’ironia, grande ancora di salvezza, ci accompagna in questo viaggio che punta inesorabile alla voglia, alla capacità di vivere. Di essere.
di Sofia Bolognini, Daniela D’Argenio Donati e Michele Panella
con Daniela D’Argenio Donati
progetto grafico Tadà Design
suoni Dario Costa
produzione Tri-boo in collaborazione con Sotterraneo
A COME SREBRENICA
29 FEBBRAIO /20.45 | Teatro di Cestello
Il racconto del genocidio di Srebrenica in Bosnia Erzegovina, avvenuto nel luglio 1995, ci conduce a riflettere nuovamente sull’eredità delle guerre jugoslave degli anni Novanta alla luce dei conflitti in corso, in particolare su quello che si combatte oggi in Ucraina.
A Srebrenica è stata scritta una delle pagine più oscure del Novecento e anche da quel luogo occorre ripartire per ri-pensare l’Europa, per non cadere nell’errore di liquidare il conflitto balcanico come qualcosa di risolto e lontano nel tempo. Una lezione della memoria contro il pericolo dei nazionalismi, delle divisioni e delle manifestazioni di intolleranza.
di e con Roberta Biagiarelli
Maestro di ispirazione e supervisione Luca Rastello
collaborazione alla drammaturgia Giovanna Giovannozzi e Simona Gonella
regia Simona Gonella
U PARRINU
28 MARZO / 20.45 | Teatro di Cestello
“Ho incontrato molta gente di Chiesa..e tutti mi hanno detto: non preoccupare che Dio ti perdona.. Io, su questo, ho spesso dubitato che possa perdonare uno come me, di quello che ho fatto io..soprattutto adesso che forse ho ammazzato un santo..figuriamoci.. quante possibilità di perdono posso avere io?”
(Salvatore Grigoli, assassino di Padre Pino Puglisi)
Una storia semplice, narrazione di un attore solo con na pocu di musica. Nu ricordu sfumato, che si snoda tra fatti di cronaca, politica e lotta sin da quella prima giornata di mare coi bambini du parrinu strano coi calzoni.
di e con Christian Di Domenico
quando saremo
tutti stranieri
18 APRILE / 20.45 | Teatro di Cestello
In un momento in cui il nazionalismo torna a fare scorrere il sangue in tutto il mondo, e anche in Europa; in un momento in cui si torna a dire la vecchia menzogna per cui sarebbe bello morire per la patria; in un momento in cui i migranti sono additati come nemici da combattere, in questo terribile momento di regressione civile, è importante tornare a leggere davvero la nostra tradizione culturale.
Opponiamo noi a loro, parliamo di casa nostra e casa loro, di identità da difendere e tradizioni da non mescolare: eppure, tutta la nostra cultura è una storia di incontro, meticciato, dialogo. E la figura dello straniero, del viaggiatore, dell’ospite è – dalla Bibbia alla letteratura classica e poi giù giù fino a noi – una figura chiave della nostra identità culturale collettiva: una figura straordinariamente positiva.
È questa la storia che rivivremo. Perché, come diceva Carlo Rosselli, «siamo antifascisti perché la nostra patria non si misura a frontiere e cannoni, ma coincide col nostro mondo morale e con la patria di tutti gli uomini liberi».
di Tomaso Montanari con letture di Daniela Morozzi e musica di Stefano Cocco Cantini
PRENOTAZIONI
BIGLIETTI
INTERO: € 16,00
*RIDOTTO CESTELLO: € 14,00
**RIDOTTO OBRAZ: € 12,00
***RIDOTTO UNDER 24: € 10,00
* Over 65, soci ACLI, soci ARCI, soci ARCIGAY, soci COOP, soci CRAL convenzionati, soci HUMANITAS.
** Tesserati Cantiere Obraz, allievi di scuole di teatro, volontari Progetto Arcobaleno, soci Amnesty International Italia.
*** Under 24
gli INCONTRI
Il progetto si arricchisce di una serie di incontri e dibattiti collegati alle quattro tematiche degli spettacoli in rassegna. Gli incontri si terranno dal 24 gennaio, ogni ultimo mercoledì del mese dalle 18.00 alle 19.30, fra la sede del Progetto Arcobaleno e il Teatro di Cestello.
CON LA PARTECIPAZIONE DI
IN COLLABORAZIONE CON