MASKARAD

Lo spettacolo, diretto da Maria Shamevich, porta in scena l’opera di Lermontov nella stesura originale che non fu mai allestita per l’intervento della censura, contraria a un finale crudele e senza speranza che lasciava non punita la morte dell’innocente e giovane Nina. Del 1917 fu la storica messa in scena di Mejerchol’d, affascinato dalla trama e dall’atmosfera misteriosa che percorre la vicenda. La messa in scena ripropone il grande dramma russo in quella prima versione censurata, applicando all’allestimento il metodo delle azioni fisiche nell’elaborazione di Karpov e concentrandosi fortemente sulle immagini simboliche e sulla figura di un “Ignoto Destino” che attraversa tutta l’opera e muove i personaggi come burattini. 


NOTE DI REGIA 
Maskarad di Michail Ju. Lermontov è una pièce interessante ma complessa. Sono disparati i temi intorno alla natura umana che questo testo suggerisce. Ci vorremmo soffermare su uno di essi: la lotta tra la ragione e le passioni, la quale non di rado trascina l’uomo alla catastrofe. 
La menzogna è cosa effimera. Se vederla non è possibile, tuttavia la si avverte negli effetti che essa produce… Nulla rimane impunito. Anche la più piccola menzogna, insignificante al primo sguardo, o perfino la “mezza verità” può condurre alla tragedia. 
Noi tutti siamo soggetti a passioni piccole e grandi, che determinano i nostri comportamenti. Non siamo noi ad avere il controllo, siamo noi invece a essere controllati, se lo permettiamo: se permettiamo a quanto concediamo a passioni e passioncelle di penetrare nella nostra anima. 
C’è una forza esterna che gioca con le nostre vite, con i nostri desideri. Noi diventiamo marionette nelle mani di questa cosiddetta forza. Quanto più a fondo cadiamo in balia del vizio, tanto più diventa complicato sottrarci al suo potere e salvarci. Persino comprendendo la perniciosità dei propri atti, non sempre riusciamo a strapparci alle reti nelle quali ci siamo gettati, una volta che ci siamo permessi di fare ciò che non dovevamo. La lotta tra passione e ragione, menzogna e verità, fiducia e sfiducia… Ecco, è su questi complessi problemi umani che si cercherà di costruire lo spettacolo. 
Maria Shmaevich 

MASKARAD di M. Ju. Lermontov.

Una produzione Cantiere Obraz _ Laboratorio Permanente di Biomeccanica fondato da N. Karpov.

in collaborazione con
Teatro della Limonaia | Fondazione Cavanis | Compagnia Catalyst
Direzione del progetto/supervisione artistica Nikolaj Karpov
Regia Maria Shmaevich
Con
Gaia Bigiotti
Alessandro J. Bianchi
Alessandra Comanducci
Massimiliano Cutrera
Elisa Giovannetti
Talitha Medici Pierluca Rotolo
Luca Ventura
Costumi Millaray Saint Martin
progetto luci Amedeo Borrelli/Diego Cinelli
Foto Corrado Frullani

PRIMA NAZIONALE
sabato 28 domenica 29 aprile ore 21.00
Teatro della Limonaia