In quello che una volta era il ricchissimo palazzo “Casa Kalabukhov”, all’indomani della Rivoluzione d’Ottobre s’insediano un gruppo d’inquilini proletari capeggiati da Svonder, direttore del caseggiato. Nello stesso stabile vive e lavora, il professor Preobraženskij, medico illuminato famoso in tutta Europa per i suoi esperimenti sul ringiovanimento, grazie al trapianto di ghiandole sessuali animali sugli uomini. La coabitazione fra le due realtà è difficile, ma sfugge totalmente al controllo, quando, in seguito dell’ultimo esperimento, il cane randagio Pallino, viene trasformato in un essere umano.
Lo spettacolo depurato dal contesto storico della Rivoluzione Russa, conduce il pubblico in un viaggio immersivo in cui gli spettatori sono i testimoni della nascita di un uomo nuovo (che però è proprio simile a quello vecchio).
Lo spettacolo pone al centro il concetto di uomo nuovo, l’occasione di una rinascita, una nuova primavera, la rivoluzione del genere umano. Ma “rivoluzione”, in astronomia, è un pianeta che fa un giro intorno a sé stesso tornando allo stesso punto di partenza ed è proprio quello che accade: l’uomo è sempre lo stesso e non si trasforma. Meglio un docile e simpaticissimo cane.