Lo spettacolo diretto da Maria Shmaevich si presenta come tentativo di avvicinare questa pièce al nostro tempo e alla nostra percezione della vita. Il tema dell’individualismo pervade tutto l’allestimento, evidenziando costantemente l’aridità dei personaggi; personaggi che, nonostante alcune spinte vitali, sono sempre condannati a ricadere nel loro isolamento.
 La recitazione coniuga in maniera profonda la parola e il movimento, portando i corpi degli attori a trasformarsi in macchine organizzate e portatrici di senso ed emozione.