LA BALLATA DELLE FALENE

GAY / TINTINELLI

Nel 1928, Virginia Woolf viene invitata all’università di Cambridge per tenere due conferenze sul tema “Le donne e il romanzo”. Questa è l’occasione che la spingerà a interrogarsi sui meccanismi nefasti del potere e sulla condizione economica e culturale delle donne del suo tempo, che mostra ancora tante, troppe similitudini con quella attuale.

La scena è una stanza popolata da una schiera di piccole creature (scrittrici, potesse, letterate di varie epoche), un tavolo e due sedie. Due attrici entrano rumorosamente, tentano di trovare un’identità che le emancipi da una condizione di inadeguatezza come donne, come artiste. Una più bizzarra cerca di avere un contatto con le piccole creature attratta dal loro potere medianico ed essere loro anche per poco, l’altra più materiale insegue la semplicità del pensiero spronando l’altra a riprendere il filo dei suoi deliri letterari e a concentrarsi su il famoso saggio “Una stanza tutta per sè”

In un’atmosfera onirica compaiono poi altre anime: l’uomo fantoccio che vive in un tempo dettato dalla disperazione della perdita della moglie e decide di assistere alla lenta agonia di una mosca gettandole addosso gocce del suo Whisky; Judith Shakespeare, sorella sfortunata di William, alla quale è stato soffocato il talento artistico; una donna uccisa dal marito, che verbalizza le sue angosce profonde; due rockstar che cantano senza voce, il loro desiderio di trovare la strada per potersi esprimere.

di e con Rossana Gay e Paola Tintinelli
Liberamente tratto dalle opere di Virginia Woolf e altre donne