ERACLE, l'invisibile

TEATRO DEI BORGIA

Nella mitografia classica, Eracle è il forte per eccellenza, l’eroe vigoroso vissuto prima della guerra di Troia. Se da un lato Eracle è un eroe, dall’altro, specie nella versione euripidea, è un uomo che soffre e commette errori, fino al punto di perdere se stesso quando, per volontà di Era diventa preda di Lissa, dea della Rabbia e precipita nella follia omicida. 

La storia è quella di un padre separato la cui vita inciampa in un evento imprevisto che lo fa precipitare ai margini della società.  Eracle, l’invisibile racconta così il percorso parossistico dell’Essere Umano Contemporaneo Economico, continuamente e ossessivamente sottoposto a un’infinita trafila di prove, portato a ignorare ogni altra sfera esistenziale, ridotto esclusivamente alla sua funzione economica: un Uomo Bilancio, spogliato di tutto ciò che è costitutivo della sua umanità.

 produzione Teatro dei Borgia | LA CITTA’ DEI MITI
progetto e regia Gianpiero Alighiero Borgia

con Christian Di Domenico
parole di  Fabrizio Sinisi e Christian Di Domenico
consulenza sociologica  Domenico Bizzarro

 allestimento spazio scenico Filippo Sarcinelli 

 costumi Giuseppe Avallone e Elena Cotugno
progetto e regia Gianpiero Alighiero Borgia 

 in co-produzione con  CTB  e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

Teatro dei Borgia ha vinto il Premio Rete Critica 2022, per il progetto “La città dei miti” e il Premio ANCT 2022.

IL TRASPORTO DEI MITI – UN PROGETTO DI GIANPIERO ALIGHIERO BORGIA E ELENA COTUGNO

Anticamente, nella polis greca, assistere a una tragedia era un rituale collettivo: l’evento teatrale avveniva in una dimensione emotiva e conoscitiva estremamente più profonda e totalizzante.  Come dare forma a qualcosa di simile oggi, con i mezzi del teatro?
È il quesito da cui nasce Il Trasporto dei Miti, che segue un preciso itinerario creativo in tre tappe: costruire un’analogia tra un personaggio della mitologia classica e un suo corrispettivo iconico nella contemporaneità urbana; individuare una tematica socio-politica coerente nella contemporaneità; realizzare una performance di teatro d’arte che rompa il meccanismo canonico scena/platea.