In quello che una volta era il ricchissimo palazzo “Casa Kalabuchov”, all’indomani della Rivoluzione d’Ottobre s’insediano un gruppo di inquilini proletari capeggiati da Svonder, direttore del caseggiato. Nello stesso stabile vive e lavora il professor Preobraženskij, medico illuminato famoso in tutta Europa per i suoi esperimenti sul ringiovanimento, grazie al trapianto di ghiandole sessuali animali sugli uomini.
La coabitazione fra le due realtà è difficile, ma sfugge totalmente al controllo quando, in seguito all’ultimo esperimento, il cane randagio Pallino viene trasformato in un essere umano a tutti gli effetti.

Il testo del romanzo di Bulgakov “Cuore di Cane” è stato aperto e rivoluzionato concentrandosi sulla tematica della libertà di scelta dell’uomo e se sia essa sempre subordinata alla natura o alle regole sociali. Lo spettacolo, infatti, depurato dal contesto propriamente storico della Rivoluzione Russa, conduce il pubblico in un viaggio immersivo in cui gli spettatori stessi saranno gli inquilini del caseggiato e i pazienti del professore, ovvero testimoni della nascita di un uomo nuovo (che però è proprio simile a quello vecchio).

«… la feconda e coinvolgente realizzazione, che interroga il pubblico o meglio (come più correttamente viene da dire), gli spettatori e le spettatrici, la cui razionalità, ma anche emozionalità, viene coinvolta in modo tale da rileggere e quasi riscrivere il testo letterario e le sue implicazioni»
Irene Carruba,Eugen Galasso, CANE! In Cenerentola, Firenze, Maggio 2018